In chiusura della Fiera internazionale IFAT intervistiamo l’Ing. Daniele Priarone, CEO e Founder di Green Eco Wastewater.

G.L.

Leggo sulla Vostra Brochure aziendale che vi definite un’azienda “giovane e dinamica”, come vi sentite nell’arena competitiva della Fiera Internazionale IFAT a interagire con le più importanti aziende mondiali del Settore?

D.P. :

Direi che ci sentiamo benissimo! E questo per due ragioni: prima di tutto l’Azienda Green Eco Wastewater è giovane, ma è nata da un’esperienza ultradecennale nel settore della Depurazione Acque, in secondo luogo non è il tempo che promuove l’azienda, ma la sua creatività, la sua tecnologia, le vette che riesce a raggiungere con i propri mezzi.
Il tutto naturalmente arricchito con le abilità esclusive delle persone che formano l’azienda stessa! Per questi motivi sono perfettamente a mio agio nel proporre i nostri Progetti e nel trovarmi a fianco di Competitor per i quali posso nutrire (se è il caso) molta ammirazione e nessuna vuota competizione!

G.L.

Ottima risposta! Quindi mi fa pensare a una collaborazione più che a una competizione fra aziende che puntano a offrire servizi nell’universo delle acque reflue e dei rifiuti?

D.P. :

La collaborazione può essere riconosciuta, a monte, come la condivisione degli intenti che cercano le soluzioni per l’uso sostenibile delle risorse naturali che sono essenziali per la protezione dell’ambiente e del clima. Ogni azienda, inoltre, mediante le proprie vocazioni ed esperienze, porta alla collettività un contributo determinante ed esclusivo per la gestione dell’acqua, delle acque reflue, dei rifiuti e delle materie prime.

Il materiale di scambio era immenso: IFAT Munich ha occupato tutti i 18 padiglioni e gran parte dell’area esterna del Munich Exhibition Center, per un totale di 260.000 mq. 2.984 espositori hanno viaggiato da 59 paesi e circa 119.000 visitatori da 155 paesi e regioni. La metà degli espositori e dei visitatori proveniva dall’estero.

G.L.

Certo, quando in gioco c’è il futuro del pianeta vale la pena di trovare spunti di cooperazione, anche fra aziende competitor!

Quindi, per concludere, che cosa portate con voi dall’esperienza IFAT?

D.P. :

Abbiamo acquisito soprattutto un bel bagaglio di Conoscenza.

Una conoscenza concentrata di tendenze e innovazioni nel settore ambientale dedicata alla gestione del riciclaggio ed all’efficienza delle risorse, all’uso sostenibile e al riutilizzo dell’acqua, agli innovativi percorsi rispettosi dell’ambiente.

Faremo tesoro di ciò che abbiamo appreso, sentendoci sempre più motivati a fare evolvere costantemente anche il “nostro meglio”!